Si apre oggi a Venezia la 5° edizione del Festival Dell’Acqua, la due giorni organizzata da Utilitalia, per affrontare insieme alle aziende e agli esperti del settore i principali temi legati all’approvvigionamento idrico, alla sostenibilità e alla solidarietà
Presentata l’iniziativa “La tua acqua, il nostro impegno”, campagna di sensibilizzazione per promuovere l’uso dell’acqua
(Rinnovabili.it) – Al via oggi, giovedì 10 ottobre, la seconda parte (la prima si è tenuta lo scorso maggio a Bressanone) della 5° edizione del Festival dell’Acqua, appuntamento organizzato con cadenza biennale da Utilitalia – federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas – in collaborazione con Veritas. Ospitata da Fondazione Querini Stampalia, la due giorni (sul sito ufficiale è possibile consultare il programma nel dettaglio) vedrà la partecipazione delle principali aziende italiane attive nella gestione del patrimonio idrico: alla presenza di esperti del settore e di relatori nazionali ed internazionali saranno discusse alcune tra le principali e più importanti tematiche legate all’argomento, dai nuovi sitemi di depurazione delle acque fino alla solidarietà internazionale, con la partecipazione in questo caso di esponenti della Fao, dell’International Water Association e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Attraverso l’hastag #insiemeperlacqua, durante la prima giornata del Festival verrà presentata l’iniziativa “La tua acqua, il nostro impegno”, nuova campagna di sensibilizzazione nazionale dedicata all’acqua di rubinetto. L’iniziativa coinvolgerà le aziende associate che si occupano del servizio idrico su tutto il territorio con l’obiettivo di promuovere una risorsa buona, ecologica e preziosa ma da molti ancora ignorata. Si parte da un dato: secondo i numeri riportati dal Censis, il 62% delle famiglie italiane preferisce l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto, al punto da comprarne ben 37 milioni al giorno su tutto il territorio, tra confezioni in PET e in vetro. Un dato che fa del nostro Paese il primo in Europa ed il secondo al Mondo e che comporta annualmente ben 13,5 miliardi di bottiglie destinane a diventare rifiuto.
Eppure, la qualità dell’acqua del rubinetto, in Italia, è tra le migliori d’Europa: “dietro l’acqua che esce dal rubinetto – spiega il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti – c’è un lungo lavoro che parte con la captazione e prosegue con la potabilizzazione, il trasporto, la distribuzione, la fognatura e la depurazione, per restituirla all’ambiente pronta per rientrare in circolo. Un esempio virtuoso di economia circolare, con migliaia di controlli di qualità giornalieri e una filiera che occupa oltre 100mila persone per garantire ai cittadini un’acqua sicura, ecologica ed economica”.
Di più, si tratta di un bene prezioso che va preservato a fronte di fenomeni climatici estremi sempre più intensi e frequenti. Per garantire nei prossimi anni un approvvigionamento sicuro di acqua potabile, evidenza Utilitalia, sono necessari nel nostro Paese investimenti pari a 7,2 miliardi di euro, di cui 3,9 nel Sud e nelle Isole, 1,9 al Centro e 1,3 al Nord. Il numero di investimenti infrastrutturali che dovrebbero essere realizzati per contrastare i fenomeni di siccità sono oltre 700, pari a 50 euro per abitante l’anno per un periodo di 4 anni: si tratta di serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti.