Il decreto sui nuovi incentivi alle FER è stato firmato dai ministri Di Maio e Costa, e consegnato alla Corte dei Conti. L’attesa ora è tutta sulla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
(Rinnovabili.it) – C’è la firma sul Decreto FER1 (o Decreto FER Mature), il provvedimento che disciplina i nuovi incentivi rinnovabili. In una nota stampa congiunta il ministro dello Sviluppo e Economico Luigi Di Maio, e quello all’Ambiente, Sergio Costa, hanno annunciato di aver siglato il documento chiudendo dunque, una volta per tutte, il testo. “Un grande lavoro di squadra”, ha spiegato il vicepremier in un comunicato stampa “che darà impulso alla produzione di energia rinnovabile”. L’attuazione del DM rinnovabili, affermano i dicasteri, dovrebbe infatti consentire la realizzazione di impianti per una nuova potenza complessiva di circa 8 GW, con un aumento della produzione verde stimata in circa 12 miliardi di kWh
Nei giorni scorsi il Decreto rinnovabili FER1 aveva ricevuto l’ok dalla Commissione europea; subito dopo i tecnici ministeriali avevano messo mano alla bozza per sciogliere gli ultimi nodi, idroelettrico in primis, prima di consegnarlo in mano alla Corte dei Conti. L’attesa ora è tutta concentrata sulla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
DM incentivi rinnovabili, cosa prevede il testo?
Una delle maggiori novità è rappresentata dallo slittamento delle date d’apertura dei bandi: se originariamente era stato ipotizzato il 30 novembre 2018 come data di inizio, le difficoltà a chiudere il testo in questi mesi hanno costretto a spostare il tutto avanti di quasi un anno.
Le date riportate si riferiscono ovviamente sia all’iscrizione ai registri (a cui possono partecipare singoli impianti o aggregati di potenza complessiva inferiore a 1 MW) e all’apertura delle aste al ribasso (a cui possono partecipare singoli impianti o aggregati di potenza complessiva sia uguale o superiore a 1 MW).
Nr. Procedura | Data di apertura del bando |
1 | 30 settembre 2019 |
2 | 31 gennaio 2020 |
3 | 31 maggio 2020 |
4 | 30 settembre 2020 |
5 | 31 gennaio 2021 |
6 | 31 maggio 2021 |
7 | 30 settembre 2021 |
I bandi sono organizzati in quattro gruppi:
A – impianti eolici e fotovoltaici
A2 – impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati su tetti in sostituzione di coperture in amianto(valido solo per le iscrizione ai registri e non per le aste)
B – impianti idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione
C – impianti eolici o del gruppo B oggetto di rifacimento totale o parziale.
PRIORITA’ – Per l’assegnazione degli incentivi rinnovabili al gruppo A verrà data priorità agli impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale e, nel caso del gruppo A2, a quelli installati nell’ordine su tetti di scuole, ospedali ed altri edifici pubblici. Sul fronte idroelettrico e mini idroelettrico la priorità sarà assegnata agli impianti idroelettrici che rispettino almeno una delle caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016 (le famose quattro “i”), mentre quelli alimentati a gas scaleranno la classifica se alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o se dotati della copertura delle vasche del digestato. Nel complesso un plus di classificazione sarà assegnato a tutte le installazioni aggregate a e quelle connesse in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche (a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW).
Per i progetti che parteciperanno alle aste sarà considerato anche il possesso di un rating di legalità pari ad almeno due “stellette”.
PREMI – “Cambia, inoltre, – spiegano i due dicasteri – la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo”, valido solo se l’energia auto consumata è superiore al 40% della produzione netta: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, è attribuito un premio pari a 10€/MWh sulla quota di produzione netta consumata in sito. Il premio è cumulabile con quello per i pannelli fv in sostituzione di coperture contenenti amianto, che è pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta.