Tempo di vacanze, luoghi e cibi dai colori e dai sapori accattivanti. Se l’esplorazione dei sapori di altri paesi è un attività estremamente remunerativa per il palato fate però attenzione che non diventi pericolosa per il resto del vostro corpo! Avete preparato la valigia? Le carte d’imbarco sono a portata di mano? Ecco ricordatevi di infilare da qualche parte nel bagaglio anche qualcuno di questi piccoli consigli sempre utili e buon viaggio a tutti!
Time for holidays, places and foods with captivating colors and flavors. If the exploration of the flavors of other countries is an extremely rewarding activity for the palate, however, be careful that it does not become dangerous for the rest of your body! Have you packed your suitcase? Are boarding passes handy? Here remember to put somewhere in your luggage even some of these little tips that are always useful and have a good trip to everyone!
Ricordate sempre che il fatto che in alcuni paesi si mangino con tranquillità alcuni cibi non rappresenta per niente una attestazione di sicurezza. Gli abitanti di quei paesi convivono con i potenziali germi presenti in quei cibi e quindi il loro sistema immunitario ha imparato a conoscerli e a proteggersi da loro entro una certa misura. Voi invece non avete difese “pronte” per quel genere di attacchi e quindi la vostra risposta potrebbe essere deludente facendo diventare tale anche la vostra vacanza!
I pericoli che si possono incontrare variano molto in base alle abitudini culinarie del paese di destinazione e al suo clima (alcuni dati del 2018):
- Brucellosi: in Nigeria uno studio a dimostrato come 95 macellai su un totale di 244 esaminati avesse anticorpi antibrucella e fosse quindi entrato in contatto con il microrganismo. In Algeria vi sono stati una sessantina di casi correlati al consumo di latte bovino non pastorizzato.
- Botulismo: segnalato in Alaska un caso sospetto collegato al consumo di una insalata indigena acquistata ad un festival locale e contenente prodotti della pesca fermentati. In Kyrgyzstan vi sono stati 14 casi di botulismo dovuti ad intossicazione alimentare per il consumo di verdure inscatolate in casa e all’inizio del 2018 altre 17 persone si erano intossicate nell’area meridionale del paese.
- Campilobatteriosi: (ne abbiamo parlato in questo articolo) Al centro di recenti eventi di infezione ci sono gli USA per il consumo di latte non pastorizzato (12 casi)
- Cyclospora: di nuovo gli USA al centro di problemi con questo protozoo parassita correlati al consumo di vegetali confezionati venduti in una catena di supermercati nel Winsconsin e MInnesota, Iowa e Michigan). Complessivamente si sono registrati circa 300 casi
- Diarrea: dovuta a varie cause (es. norovirus) è probabilmente uno dei disturbi più frequenti del viaggiatore generalmente collegata al consumo di acqua contaminata. Sono stati registrati nel 2018 circa 300 casi nelle Filippine (isola di Palawan), 35 in India (stato di Kerala)
- Epatite A: dal giugno 2016 è in corso in Europa un’epidemia di Epatite A che al momento ha causato più di 3000 casi confermati associati tutti ad un unico focolaio. L’aumento di casi più significativo in Europa è stato della Polonia. In Danimarca il consumo di datteri ha portato a 14 casi. Un focolaio di 92 casi è stato segnalato in Brasile nella favela di Vidigal dovuto probabilmente al consumo di acqua contaminata. Negli USA gli stati dello Utah, Kentucky, Michigan e Missouri sono al centro di un aumento di casi dal 2017
- Escherichia coli (produttore di tossina Shiga): 24 casi in 15 stati degli USA con lameno 9 ricoveri e 1 decesso la cui fonte probabilmente è stata identificata in ortaggi a foglia verde. In Canada invece c’è stato un focolaio tra i clienti del ristorante Mama Nita’s Binalot con 21 casi e 11 ricoveri e un decesso
- Gastroenterite (eziologia sconosciuta): esteso focoloaio in India nel distretto di Guntur in marzo con 900 casi e 10 decessi collegabili al consumo di acqua potabile contaminata.
- Intossicazione alimentare: nella regione di Diana in Madagascar, 13 ricoveri e 10 decessi per una grave intossicazione dovuta al consumo di carne di tartaruga marina (spesso attraverso la catena alimentare possono accumulare nella pelle elevate quantità di tossine algali).
- Listeriosi: (ne abbiamo paralto in questo articolo) negli ultimi 18 mesi ci sono stati in Sud Africa 1053 casi confermati con una mortalità del 20%, si tratta di una delle peggiori epidemie mai avute ed è riconducibile ad un prodotto di carne pronto al consumo chiamato Polony che viene esportato in 15 paesi africani che ha generato una notevole emergenza e richiami di prodotti anche da stabilimenti correlati a quello originario. In Europa di è sviluppato in 5 paesi (Finlandia, Regno Unito, Svezia, Danimarca e Austria) un focolaio di 41 casi riconducibili a mais surgelato.
- Rotavirus: 23 casi di infezione in Australia soprattutto tra i bambini.
- Salmonellosi: (ne abbiamo parlato in questo articolo) focolaio collegato al consumo di maionese nel ristorante Dulce y Salado di Lota in Cile, che ha portato a 174 casi con 25 ricoveri. A Palma nelle Baleari si sono registrati 33 casi tra i clienti e il personale di un ristorante nel centro della città. 115 casi si sono verificati a Città di Guatemala collegati tutti ad una pasticceria. Il consumo di germogli di erba medica (alfa-alfa) prodotti nel South Australia ha portato a 21 casi.
- Yersiniosi: in Norvegia vi sono in corso indagini relative a 18 infezioni avute in diverse contee probabilmente collegate tra loro.
Always remember that the fact that in some countries some foods are eaten with peace of mind does not represent a certificate of safety at all. The inhabitants of those countries live with the potential germs present in those foods and therefore their immune system has learned to know them and protect itself from them to some extent. You, on the other hand, do not have “ready” defenses for that kind of attacks and therefore your answer could be disappointing, making your vacation so too!
The dangers that can be encountered vary greatly according to the culinary habits of the destination country and its climate (some data from 2018):
Brucellosis: in Nigeria, a study showed that 95 butchers out of a total of 244 examined had antibrucella antibodies and had therefore come into contact with the microorganism. In Algeria there have been about sixty cases related to the consumption of unpasteurized cow’s milk.
Botulism: A suspected case has been reported in Alaska related to the consumption of an indigenous salad purchased at a local festival and containing fermented fishery products. In Kyrgyzstan, there were 14 cases of botulism due to food poisoning from the consumption of canned vegetables at home, and by the beginning of 2018 another 17 people had become intoxicated in the southern area of the country.
Campylobacteriosis: (we talked about it in this article) At the center of recent infection events are the USA for the consumption of unpasteurized milk (12 cases)
Cyclospora: USA again at the center of problems with this parasitic protozoan related to the consumption of packaged vegetables sold in a supermarket chain in Winsconsin and MInnesota, Iowa and Michigan). Overall, about 300 cases have been registered
Diarrhea: due to various causes (eg norovirus) it is probably one of the most frequent ailments of the traveler generally linked to the consumption of contaminated water. About 300 cases were recorded in 2018 in the Philippines (Palawan island), 35 in India (Kerala state)
Hepatitis A: an epidemic of Hepatitis A has been underway in Europe since June 2016, which at the moment has caused more than 3000 confirmed cases, all associated with a single outbreak. The most significant increase in cases in Europe was in Poland. In Denmark, the consumption of dates led to 14 cases. An outbreak of 92 cases was reported in Brazil in the Vidigal favela probably due to the consumption of contaminated water. In the US, the states of Utah, Kentucky, Michigan and Missouri are at the center of an increase in cases since 2017
Escherichia coli (producer of Shiga toxin): 24 cases in 15 US states with at least 9 hospitalizations and 1 death whose source was probably identified in green leafy vegetables. In Canada, on the other hand, there was an outbreak among the customers of the Mama Nita’s Binalot restaurant with 21 cases and 11 hospitalizations and one death
Gastroenteritis (etiology unknown): extensive outbreak in India in the district of Guntur in March with 900 cases and 10 deaths linked to the consumption of contaminated drinking water.
Food poisoning: in the Diana region in Madagascar, 13 hospitalizations and 10 deaths from severe poisoning due to the consumption of sea turtle meat (often through the food chain they can accumulate high quantities of algal toxins in the skin).
Listeriosis: (we have discussed it in this article) in the last 18 months there have been 1053 confirmed cases in South Africa with a mortality of 20%, it is one of the worst epidemics ever and can be traced back to a meat product ready for consumption called Polony which is exported to 15 African countries which has generated a significant emergency and product recalls even from factories related to the original one. In Europe, an outbreak of 41 cases attributable to frozen corn has developed in 5 countries (Finland, United Kingdom, Sweden, Denmark and Austria).
Rotavirus: 23 cases of infection in Australia mainly among children.
Salmonellosis: (we talked about it in this article) outbreak linked to the consumption of mayonnaise in the Dulce y Salado restaurant in Lota in Chile, which led to 174 cases with 25 hospitalizations. In Palma in the Balearic Islands, there were 33 cases among customers and staff of a restaurant in the city center. 115 cases occurred in Guatemala City, all linked to a pastry shop. Consumption of alfalfa (alpha-alpha) sprouts produced in South Australia resulted in 21 cases.
Yersiniosis: In Norway, investigations are underway relating to 18 infections in different counties probably linked to each other.
Come si evince facilmente dalle notizie riportate (che vengono raccolte e che potete approfondire nel sito Il giro del mondo del SC Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino – Medicina dei viaggi), non vi sono paesi immuni dalle problematiche alimentari e alcune tipologie di cibo rappresentano rischi significativi per chi vuole visitarli.
LA PRUDENZA NON É MAI TROPPA
Alcuni consigli molto semplici:
- Cerca sempre di pianificare gli eventi, anche parlando di sicurezza alimentare valuta quali possono essere i pericoli delle situazioni in cui vieni a trovarti, gli itinerari che farai e i luoghi dove ti fermi a riposare e mangiare.
- Preparare sempre una minima scorta di farmaci a portata di mano per ogni evenienza, pochi è utili in relazione alla zona di viaggio: forbicine, pinzetta, lamette sterili, coltellino, rasoio, termometro, fascia o laccio emostatico, cerotti di varie dimensioni, garze sterili, cotone emostatico, acqua ossigenata e/o tintura di iodio, gel sanificante per lavaggio mani, analgesici, un antibiotico ad uso topico intestinale e uno a largo spettro, pomata antistaminica e un farmaco antidiarroico e poi possono essere utili repellenti per insetti o perfino un attrezzo succhiaveleno a seconda di quello che si prevede di fare e del paese dove si soggiornerà. Non vogliamo ovviamente usarli ma è bene essere preparati se le cose dovessero andare storte.
- Non farti ingannare dalla semplice pulizia dei luoghi (soprattutto nelle aree turistiche dove è uno standard normale) valuta sempre cosa consumerai e quali sono le sue caratteristiche di pericolo: poco cotto? Rimasto a temperatura ambiente (il buffet è sempre una esposizione delicata e non sempre ben gestita, considera non sicuro il cibo lasciato per più di un’ora a temperatura ambiente)? Acqua locale? Sarebbe prudente consumare solo pietanze che vengono cotte in maniera adeguata e bere liquidi e bevande confezionati. Riguardo all’acqua in bottiglia poi presta particolare attenzione al sigillo sul tappo, non è poi così raro che le bottiglie vengano riutilizzate e che l’acqua all’interno sia acqua di provenienza locale in realtà!
- Parlando di acqua fai ovviamente attenzione anche a quella che usi per le pratiche igieniche quotidiane ma soprattutto per lavarti i denti. Altro aspetto che tende a passare inosservato è che l’acqua potrebbe essere anche in forma di ghiaccio che finisce nelle tue bibite al banco bar o nei locali, questo è un argomento di cui avevamo parlato anche in questo articolo).
- Cerca di contenere il tuo entusiasmo da turista culinario, evita cibi presi da mercati di strada (per lo meno quelli che non possano essere cotti a sufficienza) e sopratutto cerca di non assaggiare tutte le carni esotiche che ti vengono proposte, alcune specie se non preparate correttamente nascondono pericoli significativi come parassiti o tossine (hai visto sopra cosa è stata in grado di fare un po’ di carne di tartaruga). In questo senso magari cerca di informarti anche su quali sono le specie commerciabili e commestibili, non è il caso di alimentare inconsapevolmente il mercato della caccia illegale di specie protette
As can be easily deduced from the reported news (which are collected and which you can learn more about on the site Around the world of the SC Infectious and Tropical Diseases of the Amedeo di Savoia hospital in Turin – Travel Medicine), there are no countries immune from food problems and some types of food represent significant risks for those who want to visit them.
Food and HACCP – Diseases transmitted by food and travelers
CAUTION IS NEVER TOO MUCH
Some very simple tips:
Always try to plan events, even when talking about food safety, evaluate the dangers of the situations in which you come to visit, the itineraries you will take and the places where you stop to rest and eat.
Always prepare a minimum supply of medicines at hand for any eventuality, few are useful in relation to the travel area: scissors, tweezers, sterile razor blades, small knife, razor, thermometer, band or tourniquet, plasters of various sizes, sterile gauze , haemostatic cotton, hydrogen peroxide and / or iodine tincture, sanitizing gel for washing hands, analgesics, a topical intestinal antibiotic and a broad spectrum antibiotic, antihistamine ointment and an antidiarrheal drug and then insect repellents or even a poison-sucking tool depending on what you plan to do and the country where you will be staying. We obviously don’t want to use them but it’s good to be prepared if things go wrong.
Do not be fooled by the simple cleanliness of the places (especially in tourist areas where it is a normal standard) always evaluate what you will consume and what are its dangerous characteristics: undercooked? Remained at room temperature (the buffet is always a delicate display and not always well managed, do you consider food left for more than an hour at room temperature unsafe)? Local water? It would be prudent to only consume dishes that are cooked properly and drink packaged liquids and beverages. With regard to bottled water, pay particular attention to the seal on the cap, it is not so rare that the bottles are reused and that the water inside is actually locally sourced water!
Speaking of water, of course, also pay attention to what you use for daily hygiene practices but above all to brush your teeth. Another aspect that tends to go unnoticed is that the water could also be in the form of ice that ends up in your drinks at the bar or in the clubs, this is a topic we had also talked about in this article).
Try to contain your enthusiasm as a culinary tourist, avoid foods taken from street markets (at least those that cannot be cooked enough) and above all try not to taste all the exotic meats that are proposed to you, some species if not prepared. correctly they hide significant dangers such as parasites or toxins (you saw above what some turtle meat was able to do). In this sense, perhaps it also tries to inform you about which are the marketable and edible species, it is not the case of unknowingly feeding the market for illegal hunting of protected species.
- Fatti un’idea di chi manipola il cibo che consumerai, controlla le condizioni di igiene minime, posti per lavarsi le mani, utilizzo di eventuali guanti e loro condizioni, comportamento (come fumare o mangiare vicino al cibo da servire), presenza e utilizzo di utensili per manipolare di preferenza il cibo.
- Segui la folla, pur non essendo un consiglio dal valore assoluto anche i locali possono ammalarsi mangiando cibo contaminato e quindi non torneranno in luoghi sospetti di venderlo, se vendi bancarelle poco frequentate o locali semideserti nonostante il passaggio e l’ora di punta, potrebbe essere perchè la gente del posto non si fida del venditore/cuoco.
- Come si accennava in precedenza sii molto selettivo nel cibo che mangi, evita preparazioni crude (come insalate con salse e condimenti crudi), le uova che non siano ben ben cotte, carne e pesce che non raggiungano adeguate temperature di cottura (quindi chiedi sempre tutto ben cotto), latte e prodotti del latte che non siano stati pastorizzati.
- Non pensare di essere immune da problemi igienici e lava con attenzione e frequentemente le mani ma sopratutto poni attenzione all’igiene di attrezzi e superfici che toccano il cibo e che sono sotto la tua cura (es. nella tua stanza di albergo). Un piccolo consiglio in una stanza di hotel poni attenzione soprattutto all’igiene del telecomando del televisore, delle maniglie delle porte dei bagni e del telefono per la reception, che possono essere fonte di contaminazione crociata.
- Un po’ di attenzione anche a dove fai il bagno e in che acque ti immergi, perchè possono essere veicoli di germi e parassiti. Evita quelle di canali o polle ma anche di piscine e piscinette che non sembrano adeguatamente trattate. Inoltre cerca sempre di evitare di bere acqua durante il bagno anche se in realtà a volte basta l’inalazione soltanto a trasmettere alcuni germi.
Spero di non averti rovinato l’atmosfera di vacanza con questi consigli di prudenza e pensieri “seri”, ma solo ragionare sui rischi in anticipo in realtà è una buona misura per prevenirli e quindi per godersi in pieno i meritati periodi di svago che riusciamo a strappare alla nostra vita lavorativa.
Buone vacanze!
Food and HACCP – Diseases transmitted by food and travelers
Get an idea of who handles the food you will consume, check the minimum hygiene conditions, places to wash your hands, use of any gloves and their conditions, behavior (such as smoking or eating near the food to be served), presence and use of utensils for preferably handling food.
Follow the crowd, even if it is not an absolute advice, even the locals can get sick from eating contaminated food and therefore will not return to suspicious places to sell it, if you sell little-frequented stalls or semi-deserted places despite the passage and the rush hour, it could be because the locals don’t trust the salesman / cook.
As previously mentioned, be very selective in the food you eat, avoid raw preparations (such as salads with raw sauces and dressings), eggs that are not well cooked, meat and fish that do not reach adequate cooking temperatures (so always ask for everything well cooked), milk and milk products that have not been pasteurized.
Do not think that you are immune from hygienic problems and wash your hands carefully and frequently but above all pay attention to the hygiene of tools and surfaces that touch food and that are under your care (eg in your hotel room). A little advice in a hotel room pays particular attention to the hygiene of the TV remote control, the bathroom door handles and the telephone for the reception, which can be a source of cross-contamination.
A little attention also to where you bathe and in which waters you immerse yourself, because they can be vehicles of germs and parasites. Avoid those of canals or pools but also of swimming pools and swimming pools that do not seem adequately treated. Also always try to avoid drinking water while bathing even if in reality sometimes just inhalation is enough to transmit some germs.
I hope I have not spoiled your holiday atmosphere with these safety advice and “serious” thoughts, but just thinking about the risks in advance is actually a good measure to prevent them and therefore to fully enjoy the well-deserved periods of leisure that we manage to tear away from our working life.
Happy holiday!