Rumore e inquinamento acustico: gli effetti sul cuore
E’ noto da tempo, e ampiamente documentato in letteratura, come l’esposizione a rumore possa determinare conseguenze negative di vario genere, sull’udito e non solo.
Lo studio
L’Università di Cracovia (Polonia) ha portato avanti uno studio con lo scopo di indagare gli effetti che l’inquinamento acustico può avere sulla salute. La ricerca si è concentrata in particolare sull’impatto che il rumore aereo può avere sui livelli di pressione sanguigna degli abitanti nei pressi di aeroporti, sulla prevalenza di ipertensione arteriosa e danni d’organo asintomatici come rigidità delle arterie, ipertrofia ventricolare sinistra e funzione diastolica. Lo studio è stato condotto su 101 residenti nei pressi di aeroporti esposti ad oltre 60 dB di rumore. Mentre il gruppo di controllo di 100 persone è stato reclutato in aree a basso livello di rumore o comunque inferiore al limite di 55 dB.
Le conclusioni
L’analisi dei risultati ha rivelato che la pressione sanguigna era più alta nei soggetti esposti a rumorerispetto al gruppo di controllo con una prevalenza del 40% contro il 24%. Inoltre, gli indicatori di danno d’organo asintomatici risultavano significativamente alterati tra un gruppo e l’altro, permettendo di definire come l’esposizione a lungo termine al rumore del traffico aereo sia associata a valori pressori elevati e prevalenza di ipertensione arteriosa insieme ad una incidenza maggiore di danni all’organo cardiaco.
Il danno al cuore avverrebbe, come indicato dal direttore Cardiologia Policlinico Tor Vergata di Roma Franco Romeo, in modo indiretto, ossia attraverso un innalzamento dei livelli di alcuni ormoni quali cortisolo, adrenalina e noradrenalina, i quali a loro volta hanno influenza su sistema endocrino, immunitario e nervoso.