La piattaforma offshore Hibernia è in comproprietà tra ExxonMobil, Chevron, Suncor ed Equinor
(Rinnovabili.it) – ExxonMobil ha reso noto lo sversamento di petrolio grezzo da una piattaforma offshore a largo dell’isola canadese di Terranova, nel nord dell’Atlantico: secondo quanto rivelato dalla compagnia petrolifera, un mix di acqua e petrolio di circa 3.200 galloni (poco più di 12 mila litri) si sarebbe riversato in mare durante le operazioni di pulizia di uno dei serbatoi della piattaforma Hibernia.
A fornire i dati sulla quantità di petrolio sversato e sull’estensione della macchia d’olio sono stati gli stessi vertici della Hibernia Management and Development Company (HMDC): secondo i primi report, la macchia traslucida a largo di Terranova si estenderebbe per un raggio di almeno 3,5 miglia nautiche (circa 5,6 chilometri) ma non avrebbe causato danni alla popolazione di grandi cetacei e mammiferi caratteristica della zona.
“Siamo dispiaciuti che lo sversamento sia capitato, ma stiamo lavorando diligentemente per minimizzare l’impatto ambientale – ha dichiarato il Direttore di HMDC, Scott Sandlin – Abbiamo chiesto alle imbarcazioni di monitorare e ripulire la macchia traslucida e di sorvegliare un’area di 10 miglia nautiche in ampiezza a partire dal sito originario della fuoriuscita”.
>>Leggi anche Fermato dopo 14 anni lo sversamento di petrolio della piattaforma Taylor Energy<<
La piattaforma Hibernia è in comproprietà tra ExxonMobil, il principale investitore, Chevron, Suncor e Equinor: attiva dal 1997, estrae petrolio da un deposito sottomarino d’idrocarburi la cui capacità stimata dovrebbe eccedere gli 1,2 miliardi di barili.
Già a fine 2013, la piattaforma Hibernia sversò in mare almeno 6 mila litri di petrolio grezzo. Come allora, le attività di estrazione sono state interrotte in via preventiva.
Lo sversamento della Hibernia, seppur relativamente contenuto, arriva a peggiorare la situazione di un’area già compromessa: a novembre 2017, la piattaforma petrolifera Husky Energy sversò nel mare del Labrador almeno 250 mila litri di petrolio grezzo, in quello che, al momento, è considerato il peggior disastro ambientale della regione.